Antonio Crimella
Rebbio (CO), 19/12/1929 - Erba (CO), 26/11/2020
La giovinezza: Antonio è sempre vissuto ad Albese nella casa finita il suo stesso anno di nascita. Ha frequentato l'asilo e le scuole elementari ad Albese, mentre le scuole medie e commerciali (attuali superiori) le ha frequentate al collegio De Amicis di Cantù.
Professione: ha sempre svolto la mansione di contabile. Ha lavorato per molti anni alla Tesso di Tavernerio e alla Limonta di Costa Masnaga. Si è sempre reso disponibile ad aiutare nella contabilità le persone del paese. Vista la sua passione per i calcoli e la matematica, anche durante gli anni della pensione ci teneva a tenere la contabilità della casa, usando la sua storica macchina da scrivere, piuttosto che preferire la più moderne e comode calcolatrici. Addirittura spesso, per tenersi allenato, svolgeva i calcoli in colonna o a mente.
Lo spirito di sacrificio: era solito usare la sua bicicletta, custodita con molta gelosia, per portare da mangiare dal paese alla montagna, dove a volte lavorava suo padre. Spesso, inoltre, andava fino a Vercelli, caricava pesanti sacchi di riso e tornava ad Albese.
La montagna: Antonio è sempre stato appassionato di escursioni in montagna, sin dalla gioventù. Non sono mancati infatti momenti in cui era lui a guidare amici e parenti alla scoperta dei sentieri albesini.
La danza: amava molto ballare con sua moglie, Gisella Casati. SI esibivano allo storico palio dei rioni di Albese e a varie competizioni di danza, aggiudicandosi spesso il primo posto.
La musica: una grande passione. Antonio ha suonato per molti anni nella fanfara dei Bersaglieri girando l'Italia e l'Europa (Francia, Germania, Belgio).
Banda: la sua presenza nella Filarmonica Albesina è durata per più di 70 anni, da ragazzino fino agli ultimi anni. Nonostante l'età e i problemi di salute, ha sempre mantenuto salda la sua grande passione per la musica, cercando anche di presenziare agli eventi più importanti della banda nonostante la salute non sempre gli permettesse di essere presente. Più volte ha avuto occasione di suonare insieme a mia mamma, nonché sua nipote Emanuela Livio. Suonava il "bombardino" (altrimenti flicorno baritono), custodito sempre con grande gelosia.
L'esperienza della guerra: da ragazzino ha vissuto la Seconda Guerra Mondiale. Tra i suoi ricordi abbiamo la parata dei carri armati americani tra le vie principali di Albese per festeggiare la fine della guerra e il racconto di uno dei pochissimi bombardamenti avvenuti ad Albese. Una delle esperienze più significative che ha avuto in quel periodo è stata l'incontro, insieme ad un suo amico, di un soldato che gli ha puntato il fucile alla schiena (era il periodo della guerra civile, quindi ogni persona poteva essere sospettata). Alla fine si risolse tutto velocemente perché il soldato capì subito che si trattava di due ragazzi che stavano discutendo solo di pallone.
L'amore per la famiglia: Antonio ha sempre avuto a cuore la famiglia. Ha sempre voluto seguire i nipoti e bisnipoti nel loro percorso di studi e nei propri passatempi. Dalla musica, alla cucina, per finire alla scienza.
Altri ricordi: è sempre stato interista (all'epoca Ambrosiana) e ha trasmesso il tifo a tutta la famiglia. Gli piaceva mangiare, era un uomo di bocca buona
Galleria dei ricordi: